I DISTACCHI E LA CONSEGNA AFFETTIVA

I primi distacchi sono difficili sia per i genitori sia per i figli. Per i bambini separarsi dalle persone che si prendono cura di loro è un passo difficile ed è importante che queste prime separazioni, come ad esempio quella dell’asilo nido, vengano svolte nelle modalità e nei tempi adeguati ai bisogni del bambino. È importante aiutare i bambini ad elaborare le proprie strategie per gestirle.

Ciò che aiuta maggiormente un bambino è:

  • La solidità delle sue sicurezze di base, ovvero l’aver sperimentato una buona relazione con il suo mondo. Avere la sicurezza che il genitore è presente, al di là di ciò che accade, e avere la percezione che il mondo in cui si trova è sicuro e non pieno di pericoli aiuta il bambino ad affrontarlo con più coraggio.
  • Graduare l’esperienza del distacco, in modo che sia per il bambino più accettabile e possa rappresentare una conquista invece che una privazione.

Questo permetterà al bambino di crearsi l’idea per cui i distacchi sono sì dolorosi, tuttavia fanno parte del vivere e possono diventare delle conquiste. È dunque fondamentale l’atteggiamento del genitore nel momento del distacco: se il genitore stesso è turbato, in ansia o triste, il messaggio che arriverà al bambino è che il posto in cui sta andando o la situazione in cui si troverà è pericolosa e che staccarsi dalla figura di riferimento non è gestibile ed è troppo doloroso.

Come affrontare serenamente i distacchi dal bambino?

È importante la consegna affettiva, ovvero il modo in cui il bambino viene affidato alle cure di qualcun altro (educatrice dell’asilo, nonna…). Tale modalità non dev’essere né espulsiva nei confronti del bambino né caratterizzata da una mancanza di fiducia e serenità nei confronti di chi si prenderà cura di lui. Il genitore deve mostrarsi sereno con il bambino, in quanto quest’ultimo è in grado di cogliere il suo stato d’animo. Se il genitore prova fiducia verso la persona a cui affida il bambino, la proverà anche lui; se prova ansia, sarà preoccupato anche lui.

Il genitore può dunque sottolineare con le parole e con il comportamento quanto sia bello in quel momento passare del tempo con altre persone e può passare dei momenti in compresenza di queste persone per mostrare al bambino che ci si sta bene, che si è tranquilli e sereni. Questo permette anche al genitore stesso di tranquillizzarsi nel vedere il bambino a suo agio con altre persone. Inoltre si potrebbe consigliare all’altra persona di fare con il bambino qualcosa che non fa con il genitore, in modo che si crei una relazione piacevole ma anche desiderata, unica. Al contrario, se si mostra sfiducia verso gli altri, si alimenta nel bambino l’idea che solo la mamma è un posto sicuro.

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